Scopriamo il mondo di Alice Marinelli, l’illustratrice dietro le tavole di “L’ennesimo cappuccetto rosso“. Con una passione per il disegno che risale all’infanzia e una fervida immaginazione che prende vita attraverso matite colorate e pastelli, Alice ci porta nel suo universo creativo fatto di caos ispirativo e riflessioni profonde. Scopriamo cosa si cela dietro le sue opere, il suo studio vivace e la costante ricerca di meraviglia che guida il suo percorso artistico.
A che età è nata la tua passione per il disegno? Come ti sei avvicinata al mondo dell’illustrazione?
Da che ho memoria, ho sempre tenuto in mano la matita. È sempre stato il mio modo di comunicare con gli altri e far loro capire quello che sento. Mi vengono in mente le parole di una canzone di De André: “Tu prova ad avere un mondo nel cuore che non riesci ad esprimere con le parole”.
Quando leggevo i libri da piccola, ero solita disegnare i personaggi e le scene delle loro avventure. All’epoca, non la chiamavo “illustrazione”. Volevo solo visualizzarli e passare ancora un po’ di tempo con loro, soprattutto quando avevo già finito il libro.
Qual è la tecnica che usi per le tue tavole? E come sei arrivata a questa scelta artistica?
Al momento sto usando le matite colorate, i pastelli a secco e i Panpastel.
Tuttavia, vorrei continuare a sperimentare con diversi materiali e spesso nei miei Sketchbook si mescolano varie tecniche.
Descrivi il luogo in cui sei solita lavorare e quali sono i tuoi strumenti.
Nel mio studio regna il caos. Ci sono degli schizzi appesi al muro, una vecchia radio degli anni ’70 sulla quale è appoggiato di tutto e fogli sparsi ovunque. Sul divano letto per gli ospiti riposa la mia tigre birmana, una marionetta fatta a mano che ho portato con me da quella terra meravigliosa. Ma la cosa più importante è una piccola foto polaroid completamente mossa scattata con dei cari amici durante la Bologna Children Book fair dello scorso anno.
È appesa proprio sopra il tavolo dove lavoro, cosicché ogni volta che alzo lo sguardo mi aiuta a ricordarmi che questo lavoro è innanzitutto relazione umana e condivisione.
Tavole tratte da “L’ennesimo Cappuccetto Rosso” scritto da Christian Kuhne e illustrato da Alice Marinelli
Da dove trai ispirazione per creare i tuoi lavori?
Quando ero piccola, mi fecero conoscere “Alice nel Paese delle Meraviglie”.
Ne rimasi letteralmente folgorata. La protagonista aveva il mio nome ed era come se la storia parlasse a me direttamente. Credo che le atmosfere di quel libro mi abbiano influenzata moltissimo, non solo perché mi hanno spinto a voler fare questo mestiere, ma soprattutto nella mia ricerca. Da lì viene la mia fissa per i conigli (possibilmente con il cilindro!).
Ti senti soddisfatta del risultato o stai sperimentando nuovi linguaggi?
Assolutamente non sono soddisfatta!
Credo che l’insoddisfazione sia un po’ il motore della nostra ricerca come illustratori.
Per me è una spinta a voler fare meglio, ad andare avanti in un certo senso.
Sento di avere ancora moltissimo da imparare e vorrei continuare a sperimentare per darmi la massima libertà possibile.
Quali sono i tuoi desideri e progetti per il futuro?
Poter meravigliare i miei piccoli lettori.
Credo fermamente nella magia delle piccole cose e so che loro hanno questa capacità di meravigliarsi continuamente. Vorrei poter mantenere il loro stesso sguardo e, se possibile, riportarlo nelle mie illustrazioni.
Non so cosa mi riserva il futuro ma abbiamo bisogno di meraviglia in questo mondo e se nel mio piccolo posso contribuirvi ne sarei molto orgogliosa. In qualsiasi forma si manifesti.
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