Il ragazzo di Camelot fu scelto per andare in giro di paese in paese per raccontare cosa fosse Camelot.
Ecco, a me sabato scorso è stato chiesto di fare il ragazzo di Camelot e cioè l’ufficio stampa di questa nuova, piccola ma decisa, casa editrice: ideestortepaper.
Esserci ritrovati attorno ad una tavola (anche se non rotonda) sabato mattina per conoscere gli altri e raccontare come ognuno di noi intendesse costruire questa piccola grande idea è stato come diventare un cavaliere e giurare eterna fedeltà ad un gruppo di compagni.
La cosa che si è percepita più di tutte è stata l’incredibile sintonia d’intenti che si è creata tra i vari cavalieri presenti, come se questa nuova possibilità fosse un bisogno comune.
La possibilità è quella di raccontare, ognuno con la propria sensibilità e capacità, delle storie e proprio sabato abbiamo deciso che partiremo dai Mandamenti di Palermo.
L’entusiasmo non manca e nemmeno tutto il resto e quindi ciancio alle bande! Partiamo!
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